mercoledì 29 luglio 2015

Luglio 2015 - Risposta sull'accertamento straordinario.


Il Movimento.


Egregia DOTTORESSA,
leggiamo il suo commento con immenso piacere e con altrettanta meraviglia restiamo stupidi dal silenzio degli organi politici.
Essendo lei un organo tecnico del comune e non una concittadina grammichelese dobbiamo ritenere il suo commento legato ad un interesse professionale e non meramente politico.
Sotto questa luce però il suo intervento risulta singolare almeno per tre ordini di ragioni. 
1. Il post non è stato inserito da Specchiale che lo ha solo condiviso.
2. Il post contiene una critica "politica" piuttosto che una reprimenda "tecnica".
3. Sull'accertamento straordinario avevamo ragione noi di IDEE IN MOVIMENTO e lei invece di fare ammenda per l'errore, attacca chi aveva tentato di avvertirla per tempo. 

Ci spieghiamo. IDEE IN MOVIMENTO critica fortemente le scelte “politiche” di questa amministrazione che a nostro avviso sembra non avere alcuna strategia per lo sviluppo (economico, sociale, culturale) della città e pertanto con questo fare improvvisato rischia di portare l'ente verso il disastro.

In questo quadro abbiamo criticato la scelta di non procedere all'accertamento straordinario cosi come abbiamo criticato la scelta di contrarre un mutuo da 3 milioni di euro al di fuori della procedura di riequilibrio finanziario prevista dall'art. 243 bis del T.U. Enti Locali che avrebbe imposto maggiori controlli alle spese del Comune.


Abbiamo anche chiesto un confronto televisivo col Sindaco ma dalla parte “politica” non si è avuto alcun riscontro mentre oggi un organo "tecnico" si spinge a commenti ironici.

Per carità, di certo non ci manca il senso dell'umorismo - altrimenti la vita a Grammichele potrebbe risultare davvero impossibile -, ma attenzione però a confondere l'ironia con l'economia.

La nostra attenzione verso il bilancio non nasce da fini elettorali.
E' risaputo che il bilancio non sia un argomento che suscita di per se molta curiosità. Se volessimo anticipare la campagna elettorale potremmo scegliere tra mille altri temi molto più interessanti per gli elettori.
Tuttavia siamo consapevoli che il bilancio è una cosa che riguarda tutti i cittadini e tutte le forze politiche perchè tocca un cosa comune a tutti: il portafoglio.

Dal bilancio dipendono le tasse comunali, la qualità dei servizi, il benessere dell'economia locale e non solo i voti che si possono andare a chiedere, quindi battersi affinché il bilancio sia sano e veritiero è un impegno che ci assumiamo a pieno sentendolo come un fondamentale dovere civico che accomuna (o dovrebbe accomunare) tutti i grammichelesi.
Adesso a lei può venire facile fare della ironia sul bilancio, sugli accertamenti o su altri adempimenti che riguardano anche il suo ufficio ma per noi il problema è molto sentito perchè siamo i primi a pagare i vostri errori.
Il Comune non è una società; a fronte di una gestione sconsiderata il Comune non fallisce ma va in dissesto; mentre per le società fallite pagano gli amministratori e la compagine sociale per i Comuni in dissesto pagano i cittadini.

Chiarito che il nostro non è un accanimento verso il bilancio chiariamo subito che fino ad oggi noi abbiamo comunque puntato il dito verso quelli che riteniamo “errori politici”, cioè attinenti a quelle scelte di fondo che provengono direttamente o indirettamente dall'indirizzo politico.

Sebbene il Presidente del Consiglio ha dichiarato il TV che nessuno finora aveva avuto l'ardire di presentare esposti alla Corte dei Conti e che è sempre stato tutto rimesso alla dialettica del Consiglio Comunale, ci corre l'obbligo di ricordare l'evidenza: Grammichele non ha bisogno di retorica ma di fatti.
Se ci sono delle questioni politiche da rendere pubbliche, si fa un comizio;
Se ci sono dei problemi amministrativi, si fa una mozione/interrogazione in Consiglio;
Se si sospettano delle irregolarità nei conti/adempimenti, si fa una segnalazione alla Corte dei Conti;
Se si sospetta un illecito penale, si va in procura.
Badate, queste semplici e ovvie regole di comportamento non sono dettate dalla correttezza e neppure dalla cattiveria bensì dalla ragione.
Non avrebbe senso porre in essere delle azioni che non abbiano alcuna conseguenza.
A nessun cittadino dotato di senno verrebbe in mente di fare un comizio dopo aver ricevuto un assegno scoperto: o si fa protestare e si tenta di recuperare le somme o si incassa il colpo.
Quindi che senso avrebbe oggi fare un comizio per delle irregolarità tecniche?
Che cosa potrebbero mai fare i cittadini informati di tale irregolarità?
Magari è più sensato presentare una interrogazione in Consiglio Comunale (nel nostro caso vedi il pregevole intervento del consigliere Zapparrata). Poi, dopo aver ricevuto una risposta tanto arrogante quanto errata (la “contestualità” è pacifica sia per gli specialisti della materia che per i neo diplomati in ragioneria che abbiano avuto la bontà di leggersi la norma), si tenta di evitare danni all'Ente segnalando il tutto all'organo competente, ovvero la Corte dei Conti.



Insomma IDEE IN MOVIMENTO non si limita alla retorica politica. Non ci interessa la politica dei comizi urlati e degli inciuci sottovoce.

Quindi carissima DOTTORESSA, siamo certi che comprenderà che non siamo preoccupati tanto dal fegato del nostro Presidente (che non ci risulta essere persona ansiosa), quanto dal benessere del Comune che risulta essere collegato alla bontà del lavoro della classe politica e dirigenziale. La invitiamo a riflettere sul fatto (raro ma pur sempre possibile) che ancora ci siano delle persone che sono interessate al bene comune, che vogliano evitare il peggioramento delle condizioni economiche dell'Ente e che non necessariamente devono cavalcare pretestuose battaglie politiche.
Sull'accertamento straordinario la segnalazione in Consiglio è avvenuta prima della scadenza dei termini in modo pacato, non si è aspettato l'inadempimento per poi schiamazzare fesserie in piazza ( o in TV).

Infine, spero ci perdonerà una piccola “invasione di campo”: questa volta entriamo noi nel settore tecnico.
Di certo non vogliamo sostituirci ad una laureata in Scienze politiche (peraltro con ottimi voti), ma in passato ci è sembrato che alcuni dirigenti del Comune di Grammichele prendessero una indennità di risultato mensilmente.
La cosa sarebbe anomala qualora l'indennità fosse - come sembrava - sganciata da criteri meritocratici legati appunto ai risultati raggiunti.

Siamo certi che il cittadino medio sarebbe comunque indisposto nel sapere che vi siano indennità di risultato considerati i (pochi) risultati visibili alla città, ma ci auguriamo vivamente che si tratti di un nostro errore.

Buon lavoro.
Idee in movimento