giovedì 29 novembre 2012

Discorso n.2


STAVOLTA NO
ADESSO NON SI POTRA’ PIU’ FARE A MENO DELLA COMPETENZA DEL CANDIDATO


Grammichele è ad un bivio e gli elettori sono chiamati a scegliere una strada dalla quale non si potrà più tornare indietro: o ci si avvia verso una nuova fase di crescita e di sviluppo, o il degrado sociale economico e culturale non sarà più rimediabile.

La gravità delle situazione è sotto gli occhi di tutti ed è confermata dai dati dell’ultimo Bilancio approvato e dal Rendiconto di gestione. Chi ha un po’ di dimestichezza con i numeri, non potrà non rilevare dai quei documenti contabili il fallimento della politica sociale ed economica grammichelese, nonché l'assoluta assenza di una strategia volta alla programmazione ed allo sviluppo di una città che muore nel silenzio delle istituzioni.

Le entrate tributarie dell’Ente ammontano a 3.750.000,00 euro e, nonostante i continui rincari di tutti i tributi locali, non bastano neanche a coprire il costo del personale che ammonta a circa 4.600.000,00 euro. Naturalmente il costo del personale è una spesa necessaria e nessuno pensa di eliminare uffici o servizi essenziali ma a fronte di un differenziale così importante, nel Bilancio non c’è traccia di una benche minima strategia di sviluppo del territorio e la mancanza di un piano di sviluppo fa temere ulteriori futuri pesanti aumenti dei tributi locali per coprire i buchi di bilancio.
Il Bilancio riporta per il 2013 ed il 2014 lo stesso ammontare di trasferimenti statali e regionali, lo stesso importo per i mutui contratti. Voci queste palesemente errate poiché i trasferimenti 2013 e 2014 sono stati già ridotti e la quota di interessi e capitale che sarà pagata negli anni futuri varierà (anziché rimanere uguale come riportato in Bilancio).

Inoltre il pareggio di Bilancio raggiunto è frutto di un artificio contabile se si considera che esso è stato ottenuto dichiarando che il Comune otterrà nel 2013 e 2014 entrate dalla vendita di beni immobili per 2.000.000,00 di euro.
Chiunque vive a Grammichele sa bene che quei numeri non saranno mai raggiunti con la vendita di edifici (tra i quali l’ex macello e la caserma dei carabinieri) che probabilmente non valgono neanche un quarto di quanto riportato in bilancio. Gli esempi potrebbero moltiplicarsi all’infinito, ma giusto per fornire qualche ulteriore dato sull’erroneità dei dati basti considerare che nel 2012 sono stati trasferiti dalla Regione poco meno di 1.200.000,00 euro che sono stati interamente imputati tra le entrate correnti. Chi ha redatto ed approvato il Bilancio tuttavia, sembra dimenticare - come è riportato chiaramente sul sito della Regione siciliana - che solo 467.000,00 euro potevano essere iscritti tra le entrate correnti, mentre i restanti 640.000,00 andavano imputati tra le entrate in conto capitale. Per le regole del patto di stabilità, come raccomandate dalla Corte dei Conti, tale impostazione ha sicuramente ripercussioni sul calcolo del patto di stabilità e sulla sua elusione. Tale circostanza potrebbe far sollevare eccezioni con ripercussioni notevoli negli anni futuri.
E che dire dei residui attivi sul servizio idrico o sulle entrate tributarie: si pensava di riscuotere 1.000.000,00 di euro dal servizio idrico (ne sono stati riscossi solo 150.000,00) e, nonostante gran parte dei crediti siano oramai prescritti, si continua a riportare tra le poste attive del rendiconto importi che non potranno mai più essere riscossi. Altro che paventato avanzo di amministrazione.

Il 2012 si chiuderà con lo sforamento del patto di stabilità e questo comporterà, per il 2013, un’ulteriore e drastica decurtazione dei trasferimenti statali che potrà essere colmata solo con ulteriori TASSE. La mancanza di strategie nella razionalizzazione delle spese, nei piani di investimenti, nelle politiche di sviluppo, e persino nella redazione del bilancio, a partire dal prossimo giugno e per tutti i prossimi anni aggiungerà pesi su pesi a tutti i grammichelesi con notevoli ripercussioni sul futuro del paese. In tale contesto, aggravato da una crisi economica nazionale, sbaglia in modo clamoroso chi ritiene che le prossime elezioni saranno l’ennesima occasione per scambiarsi grandi e piccoli favori.

Stavolta no. Stavolta i buoni propositi e le facili promesse da sole non basteranno a risollevare Grammichele dalla crisi in cui è immersa. Stavolta i grammichelesi saranno chiamati a decidere quale futuro vogliono per se e per i propri figli. Stavolta non si potrà fare a meno della competenza di chi amministra le istituzioni poiché il disastro economico e lo scempio della città sono stati già consumati da anni d’immobilismo e di inettitudine. Non si tratta dei soliti appelli retorici e catastrofisti: stavolta la crisi è sotto gli occhi di tutti!
Una via di uscita c’è, ma potrà essere percorsa solo da chi queste situazioni le conosce, le ha già affrontate e le può governare.

Per andare oltre la crisi, occorre partecipare al cambiamento.

DOMENICA 2 DICEMBRE


CULTURA A GRAMMICHELE



Domenica 2 Dicembre, in via G.Garibaldi 119 (ex-palestra di Santo Digeronimo) ore 16:00, si terrà un incontro sulla CULTURA alla presenza del prof. Santo Paolo Guccione.


Non si tratta di una riunione di partito, ma di un incontro aperto al pubblico in cui ci si confronta liberamente sull'argomento.

lunedì 26 novembre 2012

DOMENICA 25 NOVEMBRE: INCONTRO SU MONETA LOCALE

Domenica 25 novembre, si è tenuto il primo incontro tematico volto ad individuare misure per il rilancio economico della città.
Si è spiegata la grave situazione di bilancio dell'Ente che, nonostante l'apparente avanzo di Amministrazione riportato nel rendiconto di gestione, è "fuori equilibrio" poichè una serie di Titoli di Bilancio sono stati imputati in maniera palesemente errata. Si sono illustrate inoltre, le ragioni per cui dal Bilancio non risulta alcuna traccia di programmazione per il 2013 ed il 2014, nonchè le conseguenze che l'attuale sforamento del patto di stabilità risultante dai numeri "reali" del Bilancio provocherà per il prossimo anno. 
E' stato quindi, introdotto il tema della moneta e proiettati due brevi filmati esplicativi sull'argomento. E' stato lo stesso Francesco Specchiale ha spiegare nel dettaglio il funzionamento della moneta locale e le possibilità di introdurre tale sistema a Grammichele. 
Un auditorium particolarmente attento, cui hanno preso parte anche professionisti del settore e rappresentanti del mondo imprenditoriale grammichelese, ha partecipato al dibattito con domande ed approfondimenti. L'appuntamento è ora per la prossima domenica, sempre alle ore 16,00, per parlare di Cultura alla presenza del prof. Santo Paolo Guccione.

PS
Nei prossimi incontri (ancora in fase di programmazione), si affronteranno temi "più spinosi", alcuni dei quali segnalateci anche durante questo primo incontro.


FOTO E PARTECIPAZIONE
La politica è per noi partecipazione. Questo significa che il contributo di ogni cittadino, con le sue storie e le sue idee, è fondamentale per lo sviluppo di un progetto per una Grammichele diversa da quella attuale. Non vogliamo, tuttavia, che partecipare significhi prendere un impregno senza sapere di cosa si tratti. Preferiamo pertanto, nel corso dei nostri incontri, non fotografare la gente che vuole fornire il proprio contributo o che, anche per semplice curiosità, vuole comprendere le idee per un programma nuovo ed alternativo.
Noi non abbiamo l'ansia da prestazione: la vecchia abitudine di affibbiare etichette ideologiche a chi vuole solo partecipare e capire cosa accade in città, la lasciamo volentieri agli altri.


giovedì 22 novembre 2012

DOMENICA 25 NOVEMBRE

MONETA LOCALE
UN VALIDO STRUMENTO PER CONTRASTARE IL DECLINO


Domenica 25, in via G.Garibaldi 119 (ex-palestra di Santo Digeronimo) ore 16:00, si terrà un incontro sulla MONETA LOCALE.


Non si tratta di una riunione di partito, ma di un incontro aperto al pubblico in cui ci si confronta sull'utilità di questo strumento che sta riscuotendo enormi successi in varie parti d'Italia.




lunedì 19 novembre 2012

Video n.1



Perchè abbiamo deciso di non restare a guardare.

Da diversi anni assistiamo all’impoverimento della nostra città in tutti i settori: economico, sociale, culturale.
Nessuno ha detto niente nella speranza che le cose andassero a migliorare da sole ma non è stato cosi.

Non c’è più lavoro per i giovani, le imposte comunali sono sempre più alte, i servizi sempre più scarsi.
Ci siamo chiusi in casa e abbiamo assistito alla distruzione di tutto quello che era pubblico: scuole, ospedali, strutture sportive.. non c’è più nulla e quel poco che è rimasto è fatiscente.

Non ci sono teatri, né cinema, le strutture sportive sono poche e vetuste.
Le associazioni culturali sopravvivono solo per gli immensi sforzi di pochi volenterosi.

Ci siamo rassegnati ad un destino che non ci piace ma che molti ritengono immodificabile.

La partecipazione alla vita politica è sparita o si è ridotta ad un tifo da stadio per la squadra con cui ci si è schierati. Non si partecipa alle decisioni del mister, si tifa solamente. Si difende la propria squadra anche quando si sa che sbaglia. L’importante è assicurare un’altra vittoria anche se questo vorrà dire rimanere sempre in panchina...

La politica è una cosa molto più seria di questo. Lasciare che altri decidano per noi, vuol dire sottostare ad un destino che altri ci imporranno.
Abbiamo lasciato il timone ad altri e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: siamo alla deriva.

Certo, la situazione economica nazionale non è delle migliori, ma è sbagliato pensare che non incidano le scelte compiute a livello locale..
La totale assenza di una programmazione locale finalizzata allo sviluppo del territorio è un importante fattore che ha aggravato la crisi.
Molti Comuni si sono saputi difendere dalla crisi.. noi che abbiamo fatto?
Quale sostegno abbiamo dato agli imprenditori grammichelesi?
Quali prospettive abbiamo dato ai disoccupati?
Quali aiuti abbiamo dato alle famiglie?
La Politica è uno strumento per orientare il proprio futuro: si decide insieme dove andare e si cammina verso quella direzione.

Per questo Noi abbiamo deciso di NON stare a guardare.
Mentre ci stanno rubando il futuro, non possiamo stare chiusi a casa per la paura di esporci.
Occorre metterci la faccia, smettere di vedere la Politica come la “cosa sporca”, occorre rimboccarsi le maniche e dedicare una parte del proprio tempo libero alla città.
Nessuno farà i nostri interessi al Comune se noi non li controlliamo.

Per questo è da 5 anni che ci battiamo per la trasparenza amministrativa, per questo ogni nostra mossa è visualizzabile on line sul nostro sito internet, per questo Noi pensiamo che la partecipazione è l’unica via per combattere questa crisi!

Abbiamo individuato sei aree tematiche sulle quali lavorare attraverso un “laboratorio di idee” aperto e accessibile. La nostra comunità presenta realtà e sfaccettature diverse, per questo abbiamo deciso di partire con la distribuzione di un questionario che ci permetta di ascoltare tutte le voci.


Noi dedicheremo al programma elettorale particolare attenzione perchè sappiamo che le risorse economiche comunali sono esaurite e che si continuano a contrarre debiti non per investire ma solo per evitare il dissesto.
Pensiamo che è possibile invertire l’attuale logica di governo e rilanciare il territorio con una serie di interventi a costo zero. I commercianti, gli artigiani, gli agricoltori, i disoccupati, i giovani, non hanno un destino segnato.
L’alternativa non può ridursi alla scelta tra andare via per sopravvivere o restare e morire lentamente.

Ormai sono 15 anni che mi occupo di Comuni e di Enti con difficoltà economiche, e da circa 10 anni mi occupo di investimenti e di start up di società di successo.
So che è difficile promuovere il commercio, l’artigianato e l’agricoltura. So anche che non esistono ricette universali che vanno bene per tutte le realtà. Per questo è necessario lavorarci insieme: ogni grammichelese conosce i propri bisogni, le proprie esigenze, le proprie necessità ma solo se partecipa, solo se faremo RETE, solo se ci vedremo tutti come un’unica squadra, solo allora riusciremo a superare questa fase, a creare sviluppo, a creare lavoro e benessere.

Molti staranno pensando che questo è il solito programma delle buone intenzioni ma che non si vedrà nulla, ma... mi spiace deluderLi, non è cosi!
Noi non proponiamo nuove o vecchie ricette; Noi non chiediamo di votare l’amico e poi restare a casa; Noi non chiediamo di sostenere la Destra o la Sinistra...
Più semplicemente, Noi siamo stanchi di andare indietro, Noi vogliamo che Grammichele vada avanti mettendo in moto nuove idee.

A garanzia di questo progetto, Noi vogliamo che ognuno ci metta la faccia, la propria storia personale e professionale perchè solo la coerenza e la storia di ciascuno di noi può assicurare che il progetto sia realizzato davvero.
Invito tutti quelli che - come noi- hanno Grammichele nel cuore a partecipare attivamente a questo  progetto: il cambiamento è già in atto, dobbiamo decidere solo se continuare a tornare indietro o andare con decisione in avanti.