venerdì 13 novembre 2015

#RIFIUTIAMOLADISCARICA


Cari grammichelesi,
   prima che sia troppo tardi, attiviamoci per impedire l'ennesimo scempio del territorio.





Canzoniere in più occasioni ha manifestato l'intenzione di volere la DISCARICA.
VIDEO 1



Video 2





mercoledì 29 luglio 2015

Luglio 2015 - Risposta sull'accertamento straordinario.


Il Movimento.


Egregia DOTTORESSA,
leggiamo il suo commento con immenso piacere e con altrettanta meraviglia restiamo stupidi dal silenzio degli organi politici.
Essendo lei un organo tecnico del comune e non una concittadina grammichelese dobbiamo ritenere il suo commento legato ad un interesse professionale e non meramente politico.
Sotto questa luce però il suo intervento risulta singolare almeno per tre ordini di ragioni. 
1. Il post non è stato inserito da Specchiale che lo ha solo condiviso.
2. Il post contiene una critica "politica" piuttosto che una reprimenda "tecnica".
3. Sull'accertamento straordinario avevamo ragione noi di IDEE IN MOVIMENTO e lei invece di fare ammenda per l'errore, attacca chi aveva tentato di avvertirla per tempo. 

Ci spieghiamo. IDEE IN MOVIMENTO critica fortemente le scelte “politiche” di questa amministrazione che a nostro avviso sembra non avere alcuna strategia per lo sviluppo (economico, sociale, culturale) della città e pertanto con questo fare improvvisato rischia di portare l'ente verso il disastro.

In questo quadro abbiamo criticato la scelta di non procedere all'accertamento straordinario cosi come abbiamo criticato la scelta di contrarre un mutuo da 3 milioni di euro al di fuori della procedura di riequilibrio finanziario prevista dall'art. 243 bis del T.U. Enti Locali che avrebbe imposto maggiori controlli alle spese del Comune.


Abbiamo anche chiesto un confronto televisivo col Sindaco ma dalla parte “politica” non si è avuto alcun riscontro mentre oggi un organo "tecnico" si spinge a commenti ironici.

Per carità, di certo non ci manca il senso dell'umorismo - altrimenti la vita a Grammichele potrebbe risultare davvero impossibile -, ma attenzione però a confondere l'ironia con l'economia.

La nostra attenzione verso il bilancio non nasce da fini elettorali.
E' risaputo che il bilancio non sia un argomento che suscita di per se molta curiosità. Se volessimo anticipare la campagna elettorale potremmo scegliere tra mille altri temi molto più interessanti per gli elettori.
Tuttavia siamo consapevoli che il bilancio è una cosa che riguarda tutti i cittadini e tutte le forze politiche perchè tocca un cosa comune a tutti: il portafoglio.

Dal bilancio dipendono le tasse comunali, la qualità dei servizi, il benessere dell'economia locale e non solo i voti che si possono andare a chiedere, quindi battersi affinché il bilancio sia sano e veritiero è un impegno che ci assumiamo a pieno sentendolo come un fondamentale dovere civico che accomuna (o dovrebbe accomunare) tutti i grammichelesi.
Adesso a lei può venire facile fare della ironia sul bilancio, sugli accertamenti o su altri adempimenti che riguardano anche il suo ufficio ma per noi il problema è molto sentito perchè siamo i primi a pagare i vostri errori.
Il Comune non è una società; a fronte di una gestione sconsiderata il Comune non fallisce ma va in dissesto; mentre per le società fallite pagano gli amministratori e la compagine sociale per i Comuni in dissesto pagano i cittadini.

Chiarito che il nostro non è un accanimento verso il bilancio chiariamo subito che fino ad oggi noi abbiamo comunque puntato il dito verso quelli che riteniamo “errori politici”, cioè attinenti a quelle scelte di fondo che provengono direttamente o indirettamente dall'indirizzo politico.

Sebbene il Presidente del Consiglio ha dichiarato il TV che nessuno finora aveva avuto l'ardire di presentare esposti alla Corte dei Conti e che è sempre stato tutto rimesso alla dialettica del Consiglio Comunale, ci corre l'obbligo di ricordare l'evidenza: Grammichele non ha bisogno di retorica ma di fatti.
Se ci sono delle questioni politiche da rendere pubbliche, si fa un comizio;
Se ci sono dei problemi amministrativi, si fa una mozione/interrogazione in Consiglio;
Se si sospettano delle irregolarità nei conti/adempimenti, si fa una segnalazione alla Corte dei Conti;
Se si sospetta un illecito penale, si va in procura.
Badate, queste semplici e ovvie regole di comportamento non sono dettate dalla correttezza e neppure dalla cattiveria bensì dalla ragione.
Non avrebbe senso porre in essere delle azioni che non abbiano alcuna conseguenza.
A nessun cittadino dotato di senno verrebbe in mente di fare un comizio dopo aver ricevuto un assegno scoperto: o si fa protestare e si tenta di recuperare le somme o si incassa il colpo.
Quindi che senso avrebbe oggi fare un comizio per delle irregolarità tecniche?
Che cosa potrebbero mai fare i cittadini informati di tale irregolarità?
Magari è più sensato presentare una interrogazione in Consiglio Comunale (nel nostro caso vedi il pregevole intervento del consigliere Zapparrata). Poi, dopo aver ricevuto una risposta tanto arrogante quanto errata (la “contestualità” è pacifica sia per gli specialisti della materia che per i neo diplomati in ragioneria che abbiano avuto la bontà di leggersi la norma), si tenta di evitare danni all'Ente segnalando il tutto all'organo competente, ovvero la Corte dei Conti.



Insomma IDEE IN MOVIMENTO non si limita alla retorica politica. Non ci interessa la politica dei comizi urlati e degli inciuci sottovoce.

Quindi carissima DOTTORESSA, siamo certi che comprenderà che non siamo preoccupati tanto dal fegato del nostro Presidente (che non ci risulta essere persona ansiosa), quanto dal benessere del Comune che risulta essere collegato alla bontà del lavoro della classe politica e dirigenziale. La invitiamo a riflettere sul fatto (raro ma pur sempre possibile) che ancora ci siano delle persone che sono interessate al bene comune, che vogliano evitare il peggioramento delle condizioni economiche dell'Ente e che non necessariamente devono cavalcare pretestuose battaglie politiche.
Sull'accertamento straordinario la segnalazione in Consiglio è avvenuta prima della scadenza dei termini in modo pacato, non si è aspettato l'inadempimento per poi schiamazzare fesserie in piazza ( o in TV).

Infine, spero ci perdonerà una piccola “invasione di campo”: questa volta entriamo noi nel settore tecnico.
Di certo non vogliamo sostituirci ad una laureata in Scienze politiche (peraltro con ottimi voti), ma in passato ci è sembrato che alcuni dirigenti del Comune di Grammichele prendessero una indennità di risultato mensilmente.
La cosa sarebbe anomala qualora l'indennità fosse - come sembrava - sganciata da criteri meritocratici legati appunto ai risultati raggiunti.

Siamo certi che il cittadino medio sarebbe comunque indisposto nel sapere che vi siano indennità di risultato considerati i (pochi) risultati visibili alla città, ma ci auguriamo vivamente che si tratti di un nostro errore.

Buon lavoro.
Idee in movimento

giovedì 21 maggio 2015

#ORABASTA - vol.3°

"Molte persone, specialmente quelle ignoranti, ti vogliono punire per aver detto la verità, per essere stato leale e per essere te stesso.
Non scusarti mai per essere stato leale o per essere anni avanti al tuo tempo. Se sei nel giusto e se lo sai parla liberamente. Dì quello che pensi. Anche se sei l'unico rappresentante di una minoranza, la verità è ancora verità".
Mahatma Gandi

Cari grammichelesi,
   come era prevedibile, il "contestualmente" del Comune di Grammichele (vd precedente post) si è tradotto in una grave violazione.

Da molti mesi abbiamo lanciato allarmi sui conti del Comune; abbiamo proposto vie alternative rispetto a quelle fallimentari intraprese da questa Amministrazione; abbiamo anche avuto incontri con diversi consiglieri affinchè si tentasse di salvare il salvabile ma dobbiamo prendere atto che questa maggioranza è sorda ad ogni suggerimento di buon senso.

Considerato il rischio di dissesto del Comune, ci è sembrato doveroso cercare di arginare questa politiche suicida, segnalando alla Corte dei Conti quanto accade nel nostro paese.

La Corte dei Conti aveva già richiamato il nostro Ente ma sembra che nessuno abbia voluto dargli ascolto. Gli allarmi sono stati lanciati tutti e non si può fare finta di nulla cercando solo di prolungare la permanenza di questi politici sulle loro comode poltrone.
Insomma il rischio del dissesto è reale e l'economia cittadina sta affondando definitivamente nascosta dai botti di qualche festa o dal clamore di qualche manifestazione.

Non si sta facendo nulla di concreto per salvare la città e stanno seriamente compromettendo il suo futuro.

Noi siamo seriamente determinati nel portare avanti la nostra battaglia.
#ORABASTA 




venerdì 8 maggio 2015

#ORABASTA - vol.2°

"Chiedere chiarezza nei conti pubblici non è un atto rivoluzionario ma un semplice diritto di ogni contribuente.
Chiedere che sia rispettata la legge non è un "attacco politico" ma ma una legittima pretesa di ogni cittadino".
de il Movimento

Cari grammichelesi, 
   cerchiamo di spiegare cosa è successo. Il 28 aprile (vd precedente post) il Consiglio comunale non procede all'accertamento straordinario dei residui. 
Cosa grave? No, gravissima.

Andiamo per ordine.
A fronte di bilanci a dir poco fantasiosi di alcuni Comuni, è intervenuto il decreto legislativo n.118 del 2011 che si prefigge 5 obiettivi:
  • conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche;
  • evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti;
  • rafforzare la programmazione di bilancio;
  • favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni;
  • avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.
Insomma, 5 punti volti tutti allo stesso fine: avere bilanci reali (...o quantomeno verosimili).

Per questo l'art. 3 comma 7 prescrive: 

<< Al fine di adeguare i residui attivi e passivi risultanti al  1°gennaio 2015  al  principio  generale  della  competenza  finanziaria enunciato nell'allegato n. 1, le amministrazioni pubbliche di cui  al comma 1, escluse quelle che hanno  partecipato  alla  sperimentazione nel 2014, con  delibera  di  Giunta,  previo  parere  dell'organo  di revisione    economico-finanziario,    provvedono,  contestualmente all'approvazione del rendiconto 2014, al riaccertamento straordinario dei residui..>>.


La battaglia di IDEE IN MOVIMENTO. 
Da anni IDEE IN MOVIMENTO punta il dito contro i bilanci poco verosimili del Comune di Grammichele. A molti le nostre dichiarazioni sono sembrate eccessive o "da campagna elettorale" ma tutti i nodi vengono al pettine.

Rinviare il problema non è risolvere il problema e indebitare ulteriormente il Comune senza nessuna strategia, non poteva che portare al disastro.

Cosa c'entra l'accertamento dei residui?
L'accertamento dei residui contestualmente all'approvazione del rendiconto costringe i Comuni a "dichiarare la verità" sui propri conti.
Per il nostro movimento il dato è fondamentale perchè riteniamo che non sia possibile creare sviluppo economico senza sapere di quali risorse dispone il Comune.
Insomma, anche se il Comune fosse pieno di debiti (come sembra essere), meglio saperlo e cercare di provvedervi che continuare con dei conti alla carlona e rischiare di arrivare al dissesto.
Questa pretesa non è legata ad una rovinosa strategia politica del "tanto peggio tanto meglio". Al contrario è da tempo che suggeriamo strade alternative a quelle intraprese da questa amministrazione proprio per evitare di aggravare la situazione debitoria del Comune.
Purtroppo rimaniamo inascoltati ma questa volta...be' questa volta si è contravvenuto non solo al raziocinio ma anche al disposto di una legge.

La tesi del Comune.
Le giustificazioni fornite non sembrano affatto convincenti.
Natascia Palermo, presidente della commissione bilancio, sostiene di aver seguito le indicazioni della dott.ssa Raniolo.


La dott.ssa Raniolo in Consiglio da' una interpretazione personale dell'avverbio "contestualmente". (clicca qui per vedere il video).
Nonostante le contestazioni di Rocco Zapparrata (28 minuto circa del video), il significato della parola viene reinterpretato.
DIZIONARIO ITALIANO  
Per il dizionario del Corriere della Sera si hanno tre possibili significati:
  • 1 Del contesto, che riguarda il contesto
  • 2 burocr. Che avviene contemporaneamente o un attimo prima rispetto a un altro atto: atto, firma c.
  • 3 avv. contestualmente, nello stesso momento
Per gli amministratori grammichelesi invece "contestualmente" vuol dire <<non appena possibile>> o <<non appena torna comodo>>.

L'invito di Natascia Palermo.
Natascia ci invita a leggere. 
<< Prima di chiamarci illegittimi potresti informarti,leggere qualche verbale e nn pensare che non abbiamo un cervello che vota in piena autonomia,se errori ci sono,sono la prima a volere rimediare>>.
Be', che dire...cara Natascia, di certo non vogliamo iniziare uno scontro personale con te che sei una persona impegnata e che ti spendi molto per la città.
Sei una persona del fare e tutti sappiano che sono solo le persone del "non fare" che non commettono mai errori: la virtù insomma non sta nell'essere infallibili ma nel saper correggere i propri sbagli.
Con il precedente post nessuno voleva muovere attacchi personali ne' accuse offensive. 

Noi non pretendiamo di dare lezioni di buona amministrazione a nessuno ma - permettimi - neppure  ne riceviamo.
Ritorniamo quindi sul punto: non solo abbiamo letto ma abbiamo anche segnalato per tempo il problema.
Non ci si può affidare in modo quasi fideistico alla dott.ssa Raniolo pensando che anch'essa sia infallibile. Nessuno mette in discussione che sia <<una grande lavoratrice, serie e presente>> ma ci spiace ribadire che questa volta c'è stata una sbavatura.

Se infatti si continua a leggere il decreto 118/2011, all'art. 8 si legge:
<< 8. L'operazione di riaccertamento di cui al comma 7 e'  oggetto  di un  unico  atto   deliberativo.   Al   termine   del   riaccertamento straordinario  dei  residui  non  sono  conservati  residui  cui  non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate  e  esigibili.
La delibera di giunta  di  cui  al  comma  7,  cui  sono  allegati  i prospetti  riguardanti  la  rideterminazione  del  fondo  pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione, secondo  lo  schema  di cui  agli  allegati  5/1  e  5/2,  e'  tempestivamente  trasmessa  al Consiglio.  In  caso  di  mancata  deliberazione  del  riaccertamento straordinario  dei  residui  al  1°  gennaio  2015,   contestualmente all'approvazione del rendiconto 2014, agli enti locali si applica  la procedura prevista dal comma 2,  primo  periodo,  dell'art.  141  del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267>>.

D.Lgs n.267/2000 art. 141: 
<< Nella  ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, trascorso il termine  entro  il  quale il bilancio deve essere approvato senza che sia  stato  predisposto  dalla  giunta  il  relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinche' lo predisponga d'ufficio  per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il  consiglio  non  abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio  predisposto  dalla  giunta, l'organo regionale di controllo assegna  al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il    quale    si   sostituisce,   mediante   apposito commissario, all'amministrazione  inadempiente.  Del  provvedimento sostitutivo e' data  comunicazione  al  prefetto  che  inizia  la  procedura  per lo scioglimento del consiglio.>>

In buona sostanza, non avendo effettuato l'accertamento straordinario dei residui contestualmente all'approvazione del rendiconto (ed in ogni caso non avendo provveduto entro il termine del 30 aprile), oggi è possibile chiedere il commissariamento della Giunta e qualora l'inerzia dovesse perdurare si potrebbe giungere addirittura allo scioglimento del Consiglio comunale.

Noi ci auguriamo che tutte le altre forze politiche che non si riconoscono in questa amministrazione, aderiscano alla campagna #OraBasta.
Non vogliamo perderci in sterili polemiche ma è necessario porre fine ai giochi sul bilancio. 
E' il momento di puntare sullo sviluppo della città e questo passa dalla necessità di fare chiarezza sui conti del Comune.




martedì 5 maggio 2015

#ORABASTA


Si è persa un’altra importante occasione per fare chiarezza nei conti del Comune di Grammichele.

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale dello scorso 28 aprile è stato approvato il rendiconto per il 2014, senza procedere all’accertamento straordinario dei residui.

Non sto a spiegarvi cosa sono i residui; sappiate solo che il loro accertamento straordinario è così importante che la Legge prevede che il mancato adempimento a quest’obbligo comporta il commissariamento della Giunta e lo scioglimento del consiglio comunale.

Il rendiconto approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale è dunque illegittimo e non ha alcun valore giuridico ma quello che mi preoccupa di più è che non ha alcun valore sul piano economico, cioè non consente di redigere dei bilanci veri con delle somme reali.

Se a Grammichele non abbiamo mai soldi per fare nulla, per riparare le strade, per fare pattugliare la città anche di notte dalla Polizia municipale, per pagare i fornitori del Comune, per pagare i servizi sociali, per avviare strategie occupazionali; tutto questo lo dobbiamo ai bilanci che sulla carta riportano somme che nella realtà non ci sono.

Il Consiglio comunale, davanti a tutto questo, dorme o fa finta di dormire.
I consiglieri di maggioranza supinamente accettano ogni documento che l’Amministrazione gli dice di firmare.
Tra i consiglieri di opposizione Rocco Zapparrata, ha evidenziato che prima del rendiconto doveva essere approvato l’accertamento straordinario dei residui, ma nessuno ha impedito che fosse messo ai voti un rendiconto che per legge non poteva essere votato.

Partecipando alla seduta del Consiglio, l’impressione che ne ho avuto è stata quella di persone che sono così attente a pianificare strategie politiche da dimenticare che la città è al collasso.

A questo gioco non ci stiamo. Crediamo nell’utilità di un coordinamento tra tutti quei consiglieri che si stanno accorgendo dei limiti di questa amministrazione, ma alle parole devono seguire le azioni.

Più chiarezza, meno tatticismi: ecco cosa chiedono i cittadini.

Non possiamo più permetterci di attendere gli eventi, di aspettare che altri facciano quello che possiamo fare adesso.

E’ venuto il momento di dire #OraBasta.