lunedì 20 febbraio 2017

L’arte della distrazione di massa (ma attenzione al muro).

Alcuni consiglieri, tra cui il nostro Davide, hanno richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio comunale per tre ragioni: 1. L’ordine ricevuto dalla Corte dei Conti di correggere immediatamente i conti; 2. L’ordinanza ministeriale che riapre i termini della rottamazione delle cartelle; 3. L’esigenza di verificare, tramite un apposito parere, la liceità della condotta dei nostri amministratori per numerosi scritti nei social media di contenuto offensivo.

E’ indubbio che sono i primi due punti che hanno giustificato la richiesta di convocazione urgente. 

L’ordine ricevuto dalla Corte dei Conti, in particolare, desta tantissima preoccupazione e certifica errori che ho segnalato da tempo e che adesso non sanno come nascondere.

Proprio per questo oggi si tenta di porre l’attenzione solo sul terzo punto di convocazione, cercando ancora una volta di effettuare un’operazione di distrazione di massa.

Ormai è chiaro a tutti: cercano sempre di concentrare l'interesse su quello che può essere l’argomento più “populista”, quello più semplice e più comodo da affrontare per screditare l'avversario al solo fine di nascondere il fatto che non prendono mai posizione sulle questioni importanti. Come detto ci sono altre importanti priorità, ma si tenta disperatamente di polemizzare sulla richiesta di un parere legale che, a mente di tante brillanti menti, sarebbe solo uno spreco di risorse.

In ogni caso tengo a precisare che a mio giudizio il terzo punto meriti trattazione nonostante l'importanza della convocazione soprattutto sui primi due.

Innanzitutto perché se è necessario convocare il Consiglio su due argomenti urgenti, non capisco perché non si possa trattare anche un terzo punto.

Inoltre, la richiesta di parere ha lo scopo – già in parte raggiunto – di porre un freno all’utilizzo scriteriato dei social media da parte dei nostri amministratori. Sottolineo dei “nostri amministratori” perché, contrariamente a quanto ritengono i soliti gladiatori della tastiera, sono loro ad aver consumato l'atto più grave.
Nessuno vuole censurare il “webete” di turno anche se da cattolico trovo quantomeno inopportuni e blasfemi alcuni accostamenti.

La questione in questo caso è tutt’altra. A Grammichele sono stati gli amministratori a condividere o rilanciare post quantomeno inopportuni. Pertanto il parere deve avere per oggetto in primo luogo l’Amministratore che per ruolo istituzionale ha l’obbligo ed il dovere di rispettare le istituzioni che rappresenta.


In questo quadro se qualcuno vorrà tendere la mano, lo faccia individuando le responsabilità e non mettendo tutti nello stesso calderone. Se cosi non dovesse essere, meglio rimettere la questione all’aula consiliare ed ai suoi componenti che, pur non perfetti - come tutti -, hanno il diritto di essere giudicati dagli elettori e non dalle offese preparate ad arte per distogliere lo sguardo dal muro in cui stiamo andando a sbattere.   

venerdì 11 novembre 2016

IIM - Consiglio comunale 10 novembre 2016

Un grande ed attento Davide Malaspina fa il punto su acqua, rifiuti e ricorso al TAR che abbiamo dovuto presentare per leggere documenti che non ci erano stati fatti visionare (la visione per i consiglieri dovrebbe essere immediata). 

Per il resto, il Consiglio di ieri si è caratterizzato per la sua sostanziale inutilità: un solo punto all'ordine del giorno per l'elezione della Commissione elettorale nonostante le mille emergenze presenti in paese. 
Perfetto esempio di navigazione senza bussola.